Uno studio aveva già mostrato un calo preoccupante del 50-60% della concentrazione di spermatozoi nell’uomo occidentale tra il 1973 e il 2011 (1). Un nuovo studio insiste sulla questione e affronta due aspetti nuovi: il calo della fertilità maschile peggiora sempre più rapidamente e non interessa soltanto l’Occidente.
Gli epidemiologi Hagai Levine, Shanna Swan e i loro colleghi hanno analizzato centinaia di studi sulla fertilità maschile condotti dal 1973 al 2018 in una cinquantina di paesi (2). Nella meta-analisi pubblicata il 15 novembre 2022, i ricercatori hanno evidenziato che, in 45 anni, la concentrazione media di spermatozoi nello sperma è diminuita in media dell’1,16% all’anno, passando da 101 milioni di spermatozoi per millilitro (nel 1973) a 49 milioni per millilitro (nel 2018). Osservando più da vicino gli ultimi due decenni, ci si rende conto che il fenomeno sta accelerando: dopo il 2000, la quantità di gameti nello sperma si riduce del 2,64% all’anno.
Questa situazione negativa, secondo i ricercatori, costituisce un autentico problema di salute pubblica poiché potrebbe, a lungo andare, “ minacciare l’umanità ”.
Due importanti cause sembrano spiegare il declino sempre più rapido della fertilità maschile a livello globale.
Il fattore di diminuzione della fertilità più facilmente identificabile è il cambiamento dello stile di vita in tutto il mondo.
La sedentarietà, la cattiva alimentazione o l’obesità che ne deriva nuocciono ovviamente alla fertilità degli uomini. La crescita del tessuto adiposo, che immagazzina il grasso, comporta il rilascio di sostanze che influenzano il testosterone, uno degli ormoni chiave nella produzione di spermatozoi. Secondo l’OMS, nel mondo il 39% degli uomini è in sovrappeso e l’ 11% è obeso.
Fare sport un’ora al giorno aiuterebbe a contenere il problema, perché l’attività fisica consente di bruciare il grasso e aumentare la concentrazione spermatica (numero di spermatozoi per millilitro di sperma). Alcuni ricercatori hanno studiato la composizione dello sperma di 261 uomini sani: dopo 24 settimane, gli uomini attivi presentavano spermatozoi più numerosi e più resistenti allo stress ossidativo rispetto a quelli dei soggetti sedentari (4).
È altresì noto che il consumo di tabacco (e droghe in generale) provoca una diminuzione della quantità di spermatozoi. Lo sperma dei fumatori che consumano 10 o più sigarette al giorno contiene fino al 20% in meno di spermatozoi rispetto a quello dei non fumatori e gli spermatozoi dei soggetti fumatori si rivelano, inoltre, meno vivaci, a seguito di un’alterazione della morfologia (5). Il consumo eccessivo di alcol (a partire da 5 bicchieri a settimana) può anche influenzare la qualità e la produzione di spermatozoi.
Infine, gli uomini che si sentono stressati hanno maggiori probabilità di avere basse concentrazioni di spermatozoi nell’eiaculato, così come livelli più elevati di spermatozoi anormali o meno mobili.
Citiamo, inoltre, il ruolo delle malattie sessualmente trasmissibili (clamidia, gonorrea, virus del papilloma umano ecc.) che possono, dal canto loro, nuocere alla sopravvivenza o allo stato dei gameti (6).
La seconda grande causa di infertilità maschile in rapida crescita riguarda l’ambiente, con l’inquinamento chimico derivante dalla combustione di combustibili fossili e l’esposizione agli interferenti endocrini.
I primi responsabili del deterioramento dello sperma potrebbero essere i componenti delle materie plastiche (bisfenolo A, bisfenolo S, bisfenolo F, ftalati), le diossine derivanti dalla combustione dei rifiuti, gli additivi come il policlorobifenile ( PCB), i conservanti come i parabeni oppure, più sorprendentemente... il paracetamolo.
Infine, uno studio ha rilevato che gli uomini che consumano regolarmente frutta e verdura caratterizzate da un alto contenuto di pesticidi presentano il 50% di spermatozoi in meno rispetto agli uomini che seguono una dieta più sana (7).
Come avrai capito, la realizzazione di buone abitudini di vita (praticare regolarmente dello sport, ridurre il consumo di sigarette e alcol, gestire correttamente le emozioni…) costituiscono altrettanti passi da seguire per aumentare la fertilità maschile. Evita, inoltre, l’uso di steroidi anabolizzanti che possono, al contrario, rendere gli uomini infertili.
Finché il produttivismo contemporaneo continua a inquinare e produrre alimenti di scarsa qualità, evita di esporre il tuo corpo a inquinanti e residui di pesticidi. Si consiglia, in particolare, di mangiare bio. Opta anche per la frutta di stagione che avrà subito meno maltrattamenti (trasporti, fertilizzanti chimici, ecc.).
Sempre per quanto riguarda la dieta, prediligi gli alimenti ricchi di zinco (frattaglie, carne rossa, pane integrale, uova, ostriche...) Questo oligoelemento contribuisce, infatti, a una fertilità e riproduzione normali ed è particolarmente importante per la spermatogenesi. Un seme con un’elevata concentrazione di zinco (idealmente 30 volte superiore al livello di zinco nel sangue) è di buon auspicio per la sua ottima qualità (8). Per aiutarti, puoi anche assumere degli integratori alimentari di zinco potentemente dosati, come Zinc Orotate.
I prodotti del mare, la carne, le uova o le alghe kombu, a loro volta, ti forniranno il selenio. Quest’altro minerale contribuisce alla normale spermatogenesi e alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Uno studio riporta un aumento del 10,8% delle gravidanze nelle coppie in cui gli uomini assumono un’integrazione di selenio rispetto agli uomini che non la assumono (9). Opta idealmente per la L-selenometionina, la forma più assorbibile di selenio (ad esempio con L-Selenomethionine). Assicurati di rispettare le dosi indicate sugli integratori per evitare qualsiasi eccesso.
Punta anche su salmone, sgombro, sardine o noci, alimenti ricchi di omega-3. Secondo uno studio, il DHA, uno di questi acidi grassi insaturi, sarebbe indispensabile per il corretto funzionamento degli spermatozoi (10).
Privilegia anche alcuni alimenti come la patata dolce, la carota cruda, la zucca, l’albicocca o gli spinaci, fonti di beta-carotene, una sostanza che favorirebbe la motilità (capacità di movimento) e quindi la velocità degli spermatozoi (11).
Una meta-analisi internazionale, condotta da università spagnole, messicane e statunitensi, ha raccolto i risultati di 28 studi nutrizionali (2900 soggetti studiati in totale), con l’obiettivo di comprendere gli effetti dei nutrienti e degli integratori alimentari sulla qualità dello sperma e sulla fertilità (12).
I risultati confermano che gli uomini beneficerebbero dall’assunzione di zinco, selenio e omega-3, ma anche optando per coenzima Q10 e carnitina per aumentare la concentrazione dello sperma e migliorare la morfologia degli spermatozoi.
Un ultimo e semplice consiglio per i signori: mantenete i testicoli freschi, perché gli spermatozoi odiano il calore. La temperatura ideale è 32 °C. Quindi sappi che bagni caldi, bagni turchi, indumenti troppo stretti e persino l’uso del computer sulle ginocchia possono compromettere la qualità del tuo seme (13).
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